martedì 28 giugno 2016

B.EST Rock Festival 2016

L’Associazione Culturale B.Love presenta

B.EST ROCK FESTIVAL
2016 - III edizione

venerdì 8 - sabato 9 luglio

Berbenno di Valtellina
Piazzale delle scuole elementari

ingresso libero, dalle 19.30

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Il B.EST è un festival rock gratuito, giunto alla terza edizione; due giorni di rock in centro a Berbenno, quest’anno con due eccezionali headliner.

Il venerdì vedrà il ritorno sul palco di una band che si pensava ormai sciolta: i Nemesi. Originari di Como e Lecco, suonano un genere etichettabile forse solo come crossover (ovvero: che mischia sonorità metal e hardcore con un cantato più tipicamente hip hop e qualche incursione nell’elettronica) dal sound potentissimo e diretto. Si potranno vedere, quest’anno, solo al B.EST, in data unica ed in esclusiva assoluta. 
In apertura, i Gecofish, power trio canturino rock/punk/grunge con una vena pop e testi in lingua italiana, e i Madbox, di Milano, ispirati dal grunge old school di Seattle.

Al sabato la protagonista indiscussa sarà Alteria. Ex VJ di Rock TV, una delle voci rock migliori d’italia, ha pubblicato nel 2013 un album solista, ed è in studio proprio in questo periodo per il secondo lavoro, dal quale presenterà qualche brano nelle sette date esclusive di quest’estate. Un hard rock graffiante e con un gran tiro.
In apertura i La Colpa, giovane band lombarda (il batterista e autore dei testi, Luca Cometti, è valtellinese) che a fine estate suonerà nientemeno che con i Sum 41 e i The Santi, gruppo hard rock di recente formazione. Durante l’aperitivo, live acustico di Fragili Vipere, giovane cantautore valtellinese, accompagnato per l’occasione da Valentina Bertola

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CUCINA: menù messicano, menù vegano, panini, patatine, dolci… 
BAR: 4 diverse birre artigianali del Birrificio Revertis, aperitivi e cocktail… 

L’evento si terrà anche in caso di pioggia, gran parte dell’area sarà coperta.

Con il patrocinio del Comune di Berbenno di Valtellina
In collaborazione con Biblioteca Comunale G.B. Noghera
Media Partner: Radio TSN

venerdì 24 giugno 2016

ALTA VALTELLINA SKYRUNNING EXPERIENCE 2016 – SANTA CATERINA VALFURVA

Doppio record al Santa Caterina Vertical Kilometer

L’altoatesino di Tirolo Philip Gotsch e la francese Christel Dewalle griffano con record la seconda edizione del Santa Caterina Vertical Kilometer. La tre giorni di Alta Valtellina Skyrunning Experience si apre quindi nel segno del fortissimo scalatore del Bogn da Nia (33’52”) e dalla transalpina in forze al team Adidas (40’40”). Autori di due super performance, sono entrambi riusciti a polverizzare i precedenti primati della gara appartenenti a Urban Zemmer (35’23”) e Elisa Desco (43’32”). Sul podio con loro in questa seconda tappa 2016 del circuito Skyrunner World Series sono saliti Hannes Perkmann, 2° in 36’18”, Urban Zemme,r 3° 36’39”, Laura Orgue, 2ª in 42’57” e Francesca Rossi 3ª in 43’05”.    
I migliori interpreti mondiali, il popolo delle corse a fil di cielo al via della funambolica salita che in parte ripercorre al contrario le discese della libera di coppa del mondo FIS.  Pronti, via e Gotsch ha subito messo in chiaro di essere in grande spolvero. Per lui già 1’ di vantaggio in zona Plaghera, all’intermedio della seggiovia, sulla coppia La Sportiva composta da Hannes Perkmann e Urban Zemmer. Continuando nel suo forcing l’atleta del presidente Ennio Dantone ha addirittura allungato nella seconda parte, presentandosi in solitaria sulla finish line di cresta Subretta con quel 33’52” che sarà il tempo da battere nelle edizioni a venire. Alle sue spalle Perkmann e Zemmer hanno preceduto nell’ordine i francesi Jean Francois Philipot e William Bon Mardion. Nei 10 anche lo svizzero Pascal Egli, l’andorrano Ferran Teixido, lo sloveno Nejc Kuhar, lo spagnolo Jan Margarit e il piemontese Marco Moletto. 
Al femminile una sola donna al comando, per la transalpina Christel Dewalle successo di giornata e punti preziosi nel ranking di coppa in 40’40” sulla spagnola Laura Orguè, le italiane Francesca Rossi – Elisa Desco e la polacca Katarzyna Kuzminska. Nelle dieci sono giunte anche Ohiana Kortazar, Maria Zorroza, Laura Sola De Miguel, Serena Vittori e Marta Perez .  Archiviata la prima gara, altri due appuntamenti da non perdere. Domenica i circa 600 atleti di questo evento internazionale che ha richiamato in Alta Valtellina concorrenti da 26 differenti nazioni, si trasferiranno nel Piccolo Tibet. Qui, su un percorso inedito dalla natura selvaggia a cavallo fra Italia e  Svizzera, andrà in scena la prova principe di questa tre giorni: la Livigno Skymarathon (start alle ore 8 in Plaza da Cumun); una cavalcata a fil di cielo da 34.5 Km con 2700mt di dislivello positivo. Come evento di contorno alle due prove di coppa del mondo, sempre domenica e sempre nella suggestiva cornice del “Piccolo Tibet”(start alle 9.30 in Plaza da Cumun) andrà in scena un’altra prima assoluta: il Livigno Trail, 17.9 km con un dislivello positivo di 1000m.
                                               CLASSIFICHE

martedì 21 giugno 2016

JESOLO CAMPIONATI ITALIANI ALLIEVI/E SU PISTA

Un bel gruppo di atleti della provincia di Sondrio ha partecipato ai Campionati italiani su pista allievi/allieve organizzati a Jesolo dal 17 al 19 giugno dal Comitato Provinciale Fidal Venezia, dal Comune di Jesolo e da Atletica Jesolo Turismo. Una manifestazione che da sempre permette di misurare il polso della nostra atletica in quanto in gara ci sono i migliori talenti nazionali under 18: in questa edizione 2016 oltre 1600 gli atleti in gara per un totale di 312 società. g
Grande risultato quello della campionessa di corsa in montagna a staffetta Katia Nana che nei 3000 metri ha ottenuto il 9° posto con l’ottimo crono di 10’31”50 (nuovo primato personale migliorato di 26 secondi). Nella stessa gara la compagna di squadra e di titolo Gaia Bertolini ha chiuso al 23° posto in 10’58”60, mentre Cristina Molteni (G.P. Valchiavenna) si è piazzata al 18° posto in 10’55”15. Cristina Molteni che ha gareggiato anche negli 800 metri dove ha ottenuto il 37° posto in 2’23”66. In gara, per i colori del G.P. Valchiavenna, anche Luca Molteni che nei 3000 metri si è classificato 30° con il tempo di 9’28”72, sulla stessa distanza da citare anche il 29° posto di Daniele Molatore (G.P. Santi Nuova Olonio) in 9’24”30. Nelle gare veloci al via Simone Tarchini (G.S. CSI Morbegno) che ha ottenuto il 49° posto nei 100 metri in 11”63 e il 40° nei 200 metri in 23”41.
8° posto di Alice Testini del C.O. Piateda nei 2000 siepi con il crono di 7’30”49 

lunedì 20 giugno 2016

Lanzada - festa arrampicata 2 luglio 2016, Val Poschiavina

Sabato 2 luglio verranno inaugurate le nuove vie d'arrampicata sportiva tracciate sulle strutture della valle, attività promossa e sostenuta dal Comune di Lanzada, a cura delle Guide alpine della Valmalenco.
I nuovi percorsi si collocano tra i pascoli dell'alpe, con vista sui ghiacciai. 
La partecipazione è libera ed aperta a tutti, con l'assistenza gratuita delle Guide alpine della Valmalenco per bambini e per chi è alle prime armi. 
Dopo aver arrampicato ci ritroveremo presso l'alpeggio per un meritato ristoro a base di alcune delizie tipiche del territorio.
“Ora che nulla resta più da conquistare, rimane la ricerca ambientale all’aria aperta, il piacere sereno di assaporare l’arrampicata delle brevi strutture rocciose, artisticamente fine a se stessa, lo spazio alla fantasia e la libertà di espressione”. Dalla presentazione di Ermanno Sagliani alla guida Arrampicate Libere in alta Valmalenco 1984
DOVE
La Val Poschiavina si affaccia sul bacino di Gera con una soglia sospesa percorsa da brevi cascate del torrente Poschiavino che ha origine dai ghiacciai del Pizzo Scalino 3323m. L'ingresso alla valle si apre tra rocce montonate, striate e levigate dagli antichi ghiacciai e da piccole marmitte dei giganti poste sul greto del torrente. Oltrepassata la croce in legno e il ponticello appaiono le baite in pietra ben conservate dell'alpe. La valle prosegue per oltre 2Km, sovrastata da ambo i lati da numerose strutture diverse per forme e dimensioni. I pascoli si alternano a gradini rocciosi, laghetti e praterie paludose. Alla testata della valle i passi di Canciano e d'Ur segnano il confine con la Svizzera.
Si raggiunge risalendo la Valmalenco da Sondrio sino a Campo Moro, 30km per strada asfaltata, quindi per comodo sentiero in 30' minuti di cammino.

LA ROCCIA
Serpentinite (o più comunemente serpentino) è il nome di una roccia metamorfica, risultato di una profonda e lunga trasformazione di rocce preesistenti (peridotiti). Potremmo definirla “bastarda” perché ha forme sinuose e non è facile da leggersi e per via del suo aspetto camaleontico. Osservata in frattura ha un colore verde cangiante, sovente accostato a nere macchie di magnetite o sottili filamenti di amianto, mentre in superficie colpisce per la sua mutevolezza: dal grigioverde, al grigio perla brillante, per passare al rosso in tutte le sue sfumature, toccando persino il giallo e il nero.
La Valmalenco è il regno del serpentino (come la confinante Val Masino è quello del granito) e in tutte le Alpi vi sono ben poche altre località dove è possibile arrampicare su questa roccia magnifica.
La valle è tutta un mare di affioramenti, un caotico mare di strutture rossastre che emergono dal bosco, che sfilano sui pascoli oltre i duemila metri sino a lambire i ghiacciai del Pizzo Bernina, l’unico 4.000 delle Alpi Centrali con i suoi 4.049 m, che formano canyon, guglie, pilastri e che culminano in alto con i 3678 m del Monte Disgrazia.
Il serpentino è una grande roccia per arrampicare: appigli invisibili e ruvidi compaiono miracolosamente se solo sì ha il coraggio di avanzare sulle pareti apparentemente lisce e con il sole del tramonto colora l’arrampicata con calde e fantastiche tonalità, tanto da rendere le pareti somiglianti alle note ed esotiche pareti australiane dei Mount Arapiles. Enormi pance rossastre striate di nero, lisce e luccicanti per l’azione modellante dei ghiacci, percorse da fessure e lame; placche rugosissime, a gocce d’acqua che, colore a parte, sembrano calcare; intrichi di rugosità e fessurine, sequenze incredibili di appigli e reglette, un terreno di gioco dove la tecnica e l’intelligenza arrampicatoria hanno il sopravvento sull’uso della forza. Le fessure sono un vero paradiso per nut e stopper e chi ama il gioco di salire creando, non troverà terreno migliore e più impegnativo per le proprie meningi.

UN PO' DI STORIA
Le pareti dell’alta Valmalenco di Campo Moro e della Val Poschiavina sono una vasta ed interessante area in quota per la pratica dell’arrampicata a tutti i livelli ed in tutte le sue forme.
La quota media che si aggira attorno ai 2000 metri di altitudine e una straordinaria cornice ambientale d’alta montagna con i laghi artificiali di Campo Moro e Gera sono da anni un luogo privilegiato per gli arrampicatori in fuga dalla calura estiva dei fondovalle.
I primi a cimentarsi su questi rossi muri di serpentino, sono, a partire dal 1970, le guide locali Angelo Parolini e Celso Nana, che con Roberto Dioli aprono alcune vie destinate a diventare delle classiche, come il Diedro Flic e Floc al Toro Seduto in Val Poschiavina.
Nei primi anni ‘80 giungono i “Sassisti” che anche qui portarono la loro filosofia del gioco-arrampicata, con Giuseppe Miotti, Guido Merizzi e Lodovico Mottarella. Alcune delle loro salite rimangono un esempio insuperato di estetica e di difficoltà.
L’opera esplorativa prosegue negli anni seguenti dove Walter Strada, Paolo Cogliati & C. scoprono e salgono altre linee avventurose sulle strutture più remote della Val Poschiavina, assieme a Michele Comi attivo sulle strutture prossime al Rifugio Bignami e all’Alpe Gembrè.
Lo sviluppo dell’arrampicata sportiva porta in questo periodo, il primo 8a della zona superato da Daniele Pigoni nel 1991 con Are you ready (8a+) sulla Parete dei Garides che poi riuscirà anche nel la prima libera di Modello 740 (8a) al Deposito degli Inerti.
Parallelamente si sviluppa la chiodatura sistematica con ancoraggi fissi delle pareti più interessanti e facilmente raggiungibili come le falesie del Deposito Inerti ad opera di Augusto Rossi e del rifugio Zoia, poi rivelatasi una delle più belle dell’intera Valtellina.
La storia delle falesie dello Zoia ha il suo inizio nell’estate del 1993. protagonisti Massimo “Vigneron” Bruseghini, Gerry Miotti e Gino Notari . Massimo libera prima dell’inverno nel 1993 lo storico strapiombo di Protonica (8a) alla Zoia Alta e nel 1994 Elever (8a+), Ourgan (7c+/8a) e Pumping (7c+/8a), alla Zoia Bassa.
Dopo il 2001, Luca Maspes e C. contemporaneamente alla guida Augusto Rossi, completano l’attrezzatura di numerose vie alte fino a 350 metri, con chiodatura sistematica e rapide discese in doppia.
Nel 2002 Gerry Miotti, Gino Notari, Matteo Maternini e Fabio Sertore ampliano il terreno di gioco sportivo sulle pareti dello Zoia chiodando numerosi nuovi itinerari. Sono di Gino Notari le prime salite di Max’s House (7c+/8a) nel 2001 e di Spaziale (7c+/8a) nel 2002 alla Zoia Alta e alla Zoia Bassa di Hallo Daddy (7c+/8a) nel 2003 e di Creator of Dream (8a) nel 2004, mentre Gerry Miotti libera Kumi Ori (8a) nel 2005.
Nel 2009 cade l’ultimo problema della Zoia Bassa: Alessandro Passoni libera Good Vibration 8b/+ (poi ripetuto da Bernardo Rivadossi nel 2010, Matteo Sera nel 2012 e da Stefano Ghisolfi nel 2013).
Le pareti sono oggetto di visite illustri, tra cui nel 2012 quella del fuoriclasse ceco Adam Ondra che in un pomeriggio ripete a vista Are you ready (8a+) e libera - sempre a vista! - tutte le nuove linee più belle della zona: Non vedo l’ora 8a/b al Muro dei Garides, per poi spostarsi al settore La Terrazza dove sale a vista Scudo spaziale (8a) e Tempest e Go Gerry Go, a cui attribuisce il grado di 8a+.
Di Ondra in Val Malenco vale la pena di vedere questo incredibile tentativo a vista su Good Vibration 8b+, con il muro completamente lavato senza segni di magnesio che lo porta prima ad arrampicare a sinistra della via su una lastra di liscio serpentino e poi a non individuare la lista chiave sul duro movimento finale! https://www.youtube.com/watch…
E perché allora non guardare anche questa salita di Potenza Orizzontale “a piedi nudi” ad opera di Nicola Bruseghini …https://www.youtube.com/watch?v=fzkcu240e7M
Nella primavera 2013 Matteo Sera, libera Yena Plinsky alla Zoia Alta proponendo il grado di 8b+ , uno dei più antichi problemi irrisolti di queste falesia, dove ora rimane da liberare solo Bruse Dixit. Altre visite illustri del 2013 con la visita di Caroline Ciavaldini e James Pearson http://www.planetmountain.com/…/caroline-ciavaldini-e-james…
Nello stesso anno si attiva ad opera delle Guide alpine della Valmalenco, con il contributo dell'Unone dei Comuni della Valmalenco, la sistemazione delle aree d’arrampicata con sostituzione degli ancoraggi obsoleti e la creazione di nuove vie. La prima fase di lavoro ha interessato le pareti dello Zoia con restyling completo e creazione di 26 nuove lunghezze (Settori “Zoia Nuova” e parete Sud-Est della “Zoia Bassa”), che si vanno ad aggiungere alla chiodatura del Settore “La Terrazza” di Campo Moro del 2011. Nel 2016 l'intervento si va ampliando con il contributo del Comune di Lanzada che consente  l'apertura di ulteriori trenta lunghezze su nuove strutture in Val Poschiavina.

domenica 19 giugno 2016

14^Rally estivo della Valtartano‏ a Mattia Gianola e Davide Invernizzi


ll maltempo non rovina la festa in Valtartano, anche se alle prime ore dell’alba, la tensione in casa Sci Club era alta. Cielo grigio con pioggia debole ma continua non lasciavano presagire niente di buono, con nubi sempre più basse sulle cime.
Il direttore di gara Stefano Spini dopo aver consultato il direttore di percorso impegnato nella ricognizione ha deciso passare al percorso di riserva: 18km con dislivello positivo di 1150m, gara più veloce, ma comunque selettiva, resa ancora più impegnativa dal terreno scivoloso.

Poco dopo le 9, lo start della 14esima edizione del Rally Estivo della Valtartano, con la pioggia che finalmente si era fermata. Iniziale fase di studio delle coppie più accreditate alla vittoria, con passaggio compatto in zona laghi di tre squadre: Giovanni Tacchini – Stefano Rossatti, Trentin Walter – Gianola Erik e Davide Invernizzi – Mattia Gianola. Poco più staccati seguivano Marco Leoni – Stefano Sansi e Luigi Pomoni – Enzo Gianola. Al Femminile subito davanti a fare l’andatura la coppia favorita Debora Benedetti – Martina Brambilla, mentre tra le miste Raffaella Rossi e Andrea Mazzoni.
Al Gpm posto al Passo Tartano, transitava per prima la coppia Trentin-Gianola con alle loro spalle Invernizzi-Gianola. Quest’ultimi prendevano subito in mano la situazione in discesa portandosi al comando, posizione che tenevano fino al traguardo di Tartano. Vittoria quindi per gli atleti del Team Crazy Idea / La Sportiva Mattia Gianola e Davide Invernizzi in 1h41’27”, alle loro spalle giungevano Walter Trentin (Rupe Magna) e Erik Gianola (As Premana) in 1h42’21”. Terzo posto invece, autori di una splendida discesa i bergamaschi Michele Semperboni e Fabio Bonfanti a 4’54” dai vincitori. Nella Top Five chiudevano Marco Leoni – Stefano Sansi (Team Valtellina) e Alessandro e Mattia Bonesi (Alto Lario).
Al femminile come anticipato, cavalcata trionfale del duo composto da Martina Brambilla (Carvico Skyrunning) e Debora Benedetti (Team Pasturo) in 2h16’54”. Mentre tra le coppie miste dominio della coppia del Team Valtellina con Raffaella Rossi e Andrea Mazzoni in 2h07’31”, ancora Team Valtellina tra i Master 50+50 con i locali Gusmeroli Amos e Barlascini Mario in 2h09’41”. Tra gli Under 50 successo invece degli atleti dello Sci Club Valtartano Fabio Bulanti e Marco Gusmeroli in 1h51’43”.
Dichiarazioni Post Gara:
Stefano Spini (Direttore di Gara): In tarda mattinata il sole ha fatto capolino in Valtartano. Con il senno di poi c’erano le condizione per il percorso originale. Abbiamo giustamente fatto una scelta a favore di sicurezza, senza snaturare la bellezza del tracciato con il passaggio ai laghi di porcile e al passo Tartano, punti significativi per la nostra bella Valtartano.
Mattia Gianola (Vincitore 14esima edizione con Davide Invernizzi): la gara della Valtartano è un classico appuntamento al quale non posso mancare, riconfermarmi sul gradino più alto per la seconda volta è ancora più bello. Con Davide, che siamo amici, ci siamo trovati bene. Il percorso di emergenza è stato tecnico e spettacolare come quello originale, ho inoltre apprezzato molto la variante finale, complimenti all’organizzazione. 


                                                    CLASSIFICHE

giovedì 16 giugno 2016

14° RALLY ESTIVO DELLA VALTARTANO 10° TROFEO CRAZY IDEA TARTANO – 19 GIUGNO 20



Record di iscritti e pronostico incerto sia al femminile che al maschile.
Il Rally Estivo della Valtartano si conferma gara che piace, a dimostrarlo è il nuovo record di partecipazione: 143 coppie accreditate per la 14esima edizione che si preannuncia la più incerta di sempre anche a livello agonistico.
Sfogliando la lista iscritti figurano almeno quattro coppie maschili che sulla carta potranno aggiudicarsi questa edizione. Partirà con il pettorale numero uno, dopo la vittoria nel 2015, il premanese del Team Crazy Mattia Gianola che quest’anno correrà con Davide Invernizzi del Team Pasturo. Sicuro protagonista sarà l’inedito duo composto da Walter Trentin (Gp Rupe Magna), secondo nella passata edizione, e da Erik Gianola (As Premana) anche lui sempre protagonista in Valtartano; attenzione però alla collaudata coppia del Runners Bergamo con Fabio Bonfanti, ben 4 volte sul gradino più alto del podio e Michele Semperboni, anche lui 2 volte trionfatore, i due tornano a gareggiare in coppia in Valtartano dopo il successo insieme del 2014. Ruolo di outsider per l’equipe del Team Valtellina composta dagli amici Marco Leoni e Stefano Sansi che proveranno a portare a casa il Trofeo messo anche quest'anno in palio da Crazy Idea.

Incerto anche il risultato tra le coppie femminili, con due squadre su tutte favorite per il successo di giornata: l’equipe Carvico Skyrunning/Team Pasturo composta da Martina Brambilla (prima lo scorso anno tra le coppie miste) e Debora Benedetti, prima nel 2014, dovrà vedersela con il duo targato Team Valtellina Altitude Race di Raffaella Rossi, vincitrice ben 4 volte in Valtartano e Lisa Buzzoni, prima nel 2009.
News importante degli ultimi giorni, è quella riguardante il tracciato di gara, con una variante voluta dal comitato organizzatore dopo aver ascoltato i consigli degli atleti, come ci spiega il direttore di percorso Fabio Fondrini :“abbiamo deciso di eliminare il fastidioso asfalto della parte finale di gara, per farlo però abbiamo dovuto sistemare e mettere in sicurezza il sentiero che dall’alpeggio di Gavedo passa per la Fopa de l’urs e arriva nella contrada Biorca/Gavedo. Resta invece invariata l’ascesa finale dalla contrada Biorca al Corsuolo”.
Sul sito www.valtartano.com sarà possibile consultare l'elenco partenti, tutte le news e info sulla gara di domenica 19 Giugno 2016. 

domenica 12 giugno 2016

La Maratona dell’Etna incorona Vito Massimo Catania e Lara La Pera..terzo Gianluigi Martinelli del Marathon Club Alta quota Livigno

Per la prima volta Vito Massimo Catania scrive il suo nome nell’albo d’oro della Super Maratona dell’Etna, che oggi ha vissuto la sua 10a edizione. L’atleta dell’Amatori Regalbuto (che nella sua carriera, in Sicilia, ha vinto tutto o quasi tutto quello che c’era da vincere) si è aggiudicato la mitica 0-3000 che dalla spiaggia di Marina di Cottone ha portato gli atleti sull’Etna, fino a quota 2850 presso l’osservatorio.
 Gara dura (sopratutto negli ultimi 10 km) per chi sa alternare testa e gambe, cuore e polmoni. E così è stato per Catania, terzo lo scorso anno, e splendido vincitore oggi con il tempo di 3h58’31. Alle sue spalle con un considerevole distacco il piemontese Manuel Bortolas (Applerun Team) in 4h10’25; terzo il lombardo Gianluigi Martinelli del Marathon Club Alta quota Livigno, in 4h12’17. Quarto Max Buccafusca vincitore lo scorso anno. Al via anche un'atleta del CSI Morbegno, Ripamonti Elena Piera che ha chiuso la sua maratone dell'Etna, conquistando il secondo posto nella categoria Master 45.

domenica 5 giugno 2016

CAMPIONATI ITALIANI DI CORSA IN MONTAGNA A LANZADA PRONOSTICI CONFERMATI: DEMATTEIS E COLLINGE PRIMI

Pronostici confermati a Lanzada, nella seconda giornata dei Campionati italiani di corsa in montagna, con le gare valide quali prima prova tricolore che si completeranno con la seconda in programma a Cortina d’Ampezzo il 31 luglio. Perfetta l’organizzazione, meteo accettabile, e, più importanti, le vittorie di Bernard Dematteis e di Emily Collinge nell’assoluto e di Davide Magnini e Giulia Zanne negli junior. 

Quasi 300 gli atleti in gara nella seconda delle due giornate dei Campionati italiani di corsa in montagna, provenienti da tredici regioni, circa 200 per l’assoluto che comprende le categorie promesse, senior e master, con i migliori atleti italiani. La mattinata, risparmiata dalla pioggia ma pure disertata dal sole, si è aperta con la gara riservata alle junior donne, anni 1997-98, che ha visto la vittoria di Giulia Zanne dell’Atletica Brescia, che ha lasciato venti secondi tra lei e Francesca Franchi dell’Atletica Valchiese. Terzo posto per Lorenza Beccaria dell’Atletica Saluzzo, quarto per la valtellinese Giulia Murada della Polisportiva Albosaggia, al primo anno nella categoria, prima tra le atlete nate nel 1998, e quinto per Federica Zanne, sorella gemella della vincitrice. Tra gli junior uomini si è imposto Davide Magnini, trentino ma tesserato per la Ras Courmayeur, campione mondiale under 18, che ha distaccato di oltre un minuto Daniel Pattis del Bolzano Raiffeisen, al primo anno fra gli junior, così come il terzo, Andrea Rostan, dell’Atletica Saluzzo, il quarto, Samuele Nava, dell’Atletica Lecco-Colombo Costruzioni, e il quinto, Mirko Cocco, dell’Atletica Vicentina. Nella classifica di società, tra le donne primo posto per l’Atletica Brescia, secondo per la Polisportiva Albosaggia, terzo per l’Atletica Alta Valtellina. Tra gli uomini prima l’Atletica Lecco-Costruzioni Colombo, seconda l’Atletica Alta Valtellina, terza l’Ad Caddese.

Le donne, una cinquantina al via, hanno percorso due giri correndo per 7,2 chilometri. Da subito al comando Emily Collinge, inglese tesserata per l’Atletica Alta Valtellina, che ha scelto Postalesio, nei pressi di Sondrio, quale suo paese di residenza, ha imposto il suo ritmo di gara distaccando nettamente le avversarie già nel primo giro e imponendosi alla fine in 37’34”, 45 secondi in meno di Sara Bottarelli, 25enne runner bresciana del Free Zone. Seguono due valtellinesi, Valentina Belotti e Alice Gaggi, terza e quarta, mentre al quinto posto si è classificata Elisa Desco, piemontese di origine ma valtellinese di adozione. La vittoria della Collinge non è mai stata in discussione, complice un tratto in discesa completamente asciutto che non le ha creato problemi: l’inglese si conferma la più forte in queste gare.

Pronostici rispettati anche nella gara maschile con i migliori che hanno fatto rispettare la legge dei più forti. I gemelli Dematteis hanno iniziato e chiuso davanti a tutti: insieme al termine del primo giro, primo Bernard e Martin staccato al secondo, poi Xavier Chevrier, Cesare Maestri, Luca Caniati, Marco De Gasperi, Alex Baldaccini, Francesco Puppi e il morbegnese Marco Leoni del Csi. Tutto uguale al termine del secondo giro con un testa a testa fra Chevrier e Maestri per il terzo posto. Qualche squarcio di sole ha illuminato un percorso ancora umido dopo la pioggia dei giorni scorsi, con salita e discesa che hanno messo a dura prova i muscoli degli atleti. Ma non potevano bastare quelli in questa come in altre gare della corsa in montagna dove a contare sono anche il cuore e i polmoni. 
Sul traguardo finale, dopo 11,5 chilometri, i fratelli Dematteis sono arrivati insieme, tenendosi per mano e sventolando nell’altra la bandiera italiana. Poi il dito al cielo per ricordare chi, da lassù, li segue. Bernard davanti, per esigenze di classifica, in 57’31”, e subito dopo Martin, terzo Chevrier a 24 secondi, quarto Maestri, una promessa con i suoi 22 anni, quinto Caniati e sesto il primo valtellinese, il 6 volte iridato De Gasperi. Subito dopo l’arrivo un emozionato Bernard ha così commentato la gara: «Vengo da una brutta tendinite che mi ha impedito di partecipare alla maratona di Roma dove Martin ha fatto una grande gara. È bellissimo qui, sono innamorato della Valmalenco». E a confermare, anche se non ce n’è bisogno, che il movimento della corsa in montagna è una grande famiglia, ha voluto dedicare un pensiero a De Gasperi giunto all’arrivo. Nella classifica di società Atletica Alta Valtellina, Free-Zone e Recastello Radici Group hanno occupato i primi tre posti tra le donne, Atletica Valli Bergamasche, Corrintime e Recastello Radici Group tra gli uomini.

Il presidente della Fidal provinciale Mauro Rossini, che ha seguito le due giornate di gara, è soddisfatto: «Le due giornate di gara si sono svolte nel migliore dei modi, nonostante il meteo, complimenti agli organizzatori della Sportiva Lanzada. Il percorso molto tecnico ha dato vita a gare di alto livello tecnico. Mi auguro di avere atleti della provincia di Sondrio ai prossimi appuntamenti europei».

Da ultimo, stremato dopo giorni vissuti intensamente, il presidente della Sportiva Lanzada Fabiano Nana, non nasconde la sua soddisfazione: «Il nostro obiettivo era di trasformare Lanzada nella capitale della corsa in montagna e ci siamo riusciti. Ringrazio i miei collaboratori, i volontari, gli enti e le aziende private che ci hanno sostenuto e il pubblico caloroso che ha applaudito gli atleti».

Tutti i presenti, atleti, tecnici, accompagnatori e tifosi, hanno concluso la giornata con un pranzo a base di prodotti tipici locali per conoscere anche la parte più gustosa della Valmalenco. In conclusione le premiazioni ufficiali.

CAMPIONATI ITALIANI DI CORSA IN MONTAGNA A LANZADA: I GIOVANI ATLETI PIÙ FORTI DELLA PIOGGIA

Oltre quattrocento ragazzi in gara nella prima giornata dei Campionati italiani di corsa in montagna di Lanzada su un percorso reso scivoloso e fangoso dalle forti precipitazioni delle ultime ore. La pioggia, però, fortunatamente, a metà pomeriggio ha smesso di cadere concedendo una tregua ai giovani atleti, con qualche ben augurante raggio di sole in chiusura delle gare. Lo spettacolo non ne ha risentito e il percorso si è confermato molto tecnico, regalando competizioni appassionanti che hanno conquistato il folto pubblico presente lungo la via San Giovanni, sede di partenza e arrivo delle gare. Il responsabile della corsa in montagna per la Fidal Paolo Germanetto ha avuto indicazioni importanti per le convocazioni di allievi e allieve in vista dell’International Youth Cup di corsa in montagna che si svolgerà a Janske Lazne, nella Repubblica Ceca, il 26 giugno. Per Lanzada una soddisfazione ulteriore, oltre alla buona riuscita dell’evento, è venuta dal titolo italiano nella categoria allieve grazie a Katia Nana e Gaia Bertolini. Il commento del presidente Fabiano Nana, ma anche papà di Katia, unisce l’uno e l’altro: «È stata una bella giornata di sport culminata con questa vittoria. Tutti sono stati bravissimi». Complimenti alla Sportiva Lanzada sono venuti dal consigliere di Fidal Lombardia Alberto Rampa: «La Sportiva Lanzada è stata perfetta sia sotto l’aspetto organizzativo che sportivo. Ha preparato bene la gara e altrettanto i propri atleti, merito del presidente Nana, dei tecnici e degli allenatori. Un motivo d’orgoglio per Fidal Lombardia e una grande soddisfazione da valtellinese per un risultato che ci auguriamo di ottenere anche domani».

Nella categoria ragazze, 23 le staffette in gara, si è imposta l’Atletica Valle Brembana davanti all’Atletica Saluzzo, al Gp Valchiavenna, al Santi Nuova Olonio e al Gp Talamona. Tra i ragazzi, sulle 27 staffette partecipanti, che hanno gareggiato, come le ragazze, lungo il circuito di 1,5 chilometri, ha vinto l’Atletica Vallecamonica seguita da Csi Morbegno, Gs Pomaretto ’80, Atletica Valle Brembana e Atletica Centro Lario.

Fra le cadette, 23 staffette al via, il titolo italiano è andato all’Atletica Alta Valtellina che schierava la vice campionessa italiana Samantha Bertolina e Camilla Ricetti. Al secondo posto l’Atletica Valpellice, al terzo l’Atletica Trento, al quarto l’Atletica Lecco-Colombo Costruzioni, al quinto lo Sport Club Merano. All’arrivo, dopo due chilometri di gara, una soddisfatta Samantha Bertolina ha così commentato: «La salita è stata molto impegnativa ma ho recuperato in discesa. Mi piacciono i percorsi difficili e questo lo è». Le valtellinesi hanno percorso i quattro chilometri in 26:35, lasciando le seconde a 32 secondi. Emozionate, le ragazze all’arrivo hanno dedicato la vittoria: Katia agli allenatori Fabiano Nana e Luca Del Curto, Gaia all’allenatore Del Curto e al fidanzato.

Ventitré coppie in gara anche fra i cadetti che ha visto la vittoria dell’Atletica Valle Brembana trascinata, nella seconda frazione, dal campione italiano in carica Alain Cavagna, che ha diviso il tricolore con Pietro Gherardi. I due hanno percorso i sei chilometri complessivi in 30:33, staccando di 33 secondi i beniamini di casa Alfredo Nana e Alessandro Rossi della Sportiva Lanzada. Terza l’Atletica Valli di Non e Sole, quarta l’Atletica Pinerolo e quinto il Gp Valchiavenna. Al termine il commento di Alain Cavagna: «È stata una gara molto dura ma divertente, favoloso il tratto in discesa». 
Il titolo italiano più applaudito, e non poteva essere altrimenti, è stato quello delle allieve con l’affermazione delle atlete della Sportiva Lanzada Katia Nana e Gaia Bertolini, prime con il tempo di 35:21, lasciando a 22 secondi le atlete dell’Atletica Savoia. Terza la Polisportiva Caprioli, quarta la Brixia Atletica 2014, quinta l’Atletica Valle Brembana. Ultima gara di giornata quella riservata agli allievi con la vittoria del Premana con Dionigi Gianola e Marco Bevilacqua che hanno chiuso a 47:07, lasciando a 28 secondi il Gp Valchiavenna. Terzo il Gs Quantini, quarta l’Atletica Vallecamonica, quinto il Csi Morbegno.

Il Trofeo nazionale per società è andato alla Sportclub Merano tra le cadette e al Gp Valchiavenna tra i cadetti. Nelle allieve l’Atletica Savoia ha vinto sia la prova odierna che il Campionato italiano di società giovanile che teneva conto anche dei risultati della prova individuale di Selvino. Negli allievi doppia vittoria per l’Atletica Alta Valtellina.

In apertura di pomeriggio si erano svolte le gare riservate agli esordienti di Lombardia e province limitrofe: 105 i piccoli atleti in gara, 58 maschi e 47 femmine. Tra gli esordienti A, di 10 e 11 anni, vittorie per Elena Galli del Gp Valchiavenna e Daniele Lanzi del Centro Olimpia Piateda.

venerdì 3 giugno 2016

RICCARDO LERDA VINCE GLI 800 METRI MASTER AL GOLDEN GALA CON PERSONAL BEST

Non è stata una partecipazione di rappresentanza quella di Riccardo Lerda (G.P. Valchiavenna) e Cinzia Zugnoni (G.S. CSI  Morbegno) al Golden Gala Pietro Mennea di Roma del 2 giugno.
Come "aperitivo" alle gare assolute che hanno scaldato gli animi degli appassionati di atletica leggera con la vittoria poker di Gatlin nei 100 metri ed il Tamberi-show nel salto in alto, la Fidal ha proposto tre gare per gli atleti over 35 (100 metri, 800 metri, staffetta 4x100) invitando i migliori a livello nazionale.
In pista nella gara maschile degli 800 metri master il chiavennasco Riccardo Lerda che ha vinto al photofinish con il crono di 2'02"46 (nuovo personal best) davanti a Francesco D'Agostino (2'02"82 – nuovo record italiano master 50) e Stefano Avigo (2'05"80). Negli 800 metri femminili la morbegnese Cinzia Zugnoni ha conquistato la medaglia di bronzo in 2'27"53, alle spalle di Lucia Pollina (2'16"72) e Simona Prunea (2'27"53).
Una grande emozione, quella di potersi riscaldare al fianco dei migliori interpreti dell'atletica mondialE, correre sulla pista dello Stadio Olimpico e poi potersi fermare a vedere le gare del Meeting internazionale IAAF Diamond League ed un bel modo, da parte della Fidal, di dare risalto e riconoscere l'impegno di questi atleti che nonostante il passare degli anni continuano ad esprimersi con grande passione ad ottimi livelli agonistici.

giovedì 2 giugno 2016

CAMPIONATI ITALIANI DI CORSA IN MONTAGNA DI LANZADA: IN GARA TUTTI I MIGLIORI ATLETI DELLA SPECIALITÀ

Chiuse le iscrizioni alla mezzanotte di ieri, ultime febbrili attività per completare l’allestimento delle aree, l’organizzazione dei servizi e la definizione del percorso da parte della Sportiva Lanzada e degli oltre cento volontari di alpini, soccorso alpino e gruppo antincendio boschivo, in vista dei Campionati italiani di corsa in montagna in programma sabato e domenica prossimi. Un appuntamento molto atteso dall’intera Valmalenco per la sua rilevanza, sia dal punto di vista sportivo che promozionale, per la presenza dei migliori runner italiani e per l’eco mediatica.

Alla chiusura delle iscrizioni di ieri a mezzanotte, fugati gli ultimi dubbi, la rassegna tricolore si annuncia come un grande spettacolo per il quale sono attesi oltre un migliaio di persone fra atleti, tecnici e appassionati. Con il sole o con la pioggia poco importa perché chi gareggia in questa specialità è abituato a vincere anche contro il meteo. I fratelli Bernard e Martin Dematteis, Alex Baldaccini, Xavier Chevrier, Cesare Maestri, Nicola Pedergnana, Luca Cagnati, Francesco Puppi, Alessandro Rambaldini, Marco De Gasperi e Emanuele Manzi, che mettono insieme un numero impressionante di titoli e di medaglie europee e mondiali, saranno al via domenica nella gara assoluta che partirà alle ore 11. Percorreranno per tre volte il giro identificato dal colore verde, con  partenza e arrivo in via San Giovanni, nel centro di Lanzada, per complessivi 11,5 chilometri e un dislivello di 870 metri con quota massima a 1170. Una gara che non vale solo il titolo italiano o tempi da record ma che, come per l’assoluta femminile, sarà decisiva per le convocazioni azzurre del responsabile della corsa in montagna della Fidal Paolo Germanetto in vista dei Campionati europei di Arco di Trento del 2 luglio. Tra le donne, che partiranno alle 10.15 di domenica, correndo per due volte il giro rosso, 7,2 chilometri e un dislivello di 450 metri, saranno al via le migliori: Alice Gaggi, Elisa Desco, Valentina Belotti, Samantha Galassi, Ivana Iozzia, Antonella Confortola e Emmie Collinge. Dovranno vedersela con due possibili outsider come Ilaria Dal Magro e Arianna Oregioni. La prima prova dei campionati italiani individuali e di società, salita e discesa, sarà valida anche come circuito Mountain and Trail Running Grand Prix 2016.

Questi nomi garantiscono spettacolo nell’assoluta ma non saranno da meno le categorie giovanili: nel pomeriggio di sabato 4 giugno, con inizio alle ore 14, partiranno prima gli esordienti nella corsa individuale, quindi ragazzi, cadetti e allievi, maschile e femminile, per i titoli a staffetta. Domenica 5 alle 9 junior femminile e alle 9.30 junior maschile. Tutti gli atleti gareggeranno lungo il percorso adattato, nella lunghezza e nelle difficoltà, alle diverse categorie. Allievi e allieve si giocano anche la possibilità di essere convocati per l’International Youth Cup di corsa in montagna che si svolgerà  a Janske Lazne, nella Repubblica Ceca, il 26 giugno.

E a Lanzada cresce l’attesa: «È tutto pronto - spiega il presidente Fabiano Nana -, in questi giorni stiamo lavorando a pieno ritmo per assicurare agli atleti perfette condizioni di gara e la migliore accoglienza a chi li seguirà. Il percorso molto tecnico garantirà gare avvincenti con il sole o con la pioggia. Siamo molto orgogliosi di ospitare questo evento, il primo per noi a carattere nazionale, contenti per la fiducia che la Fidal, sia regionale che provinciale, ha riposto in noi, e faremo il possibile affinché tutto si svolga nel migliore dei modi. 
Possiamo contare su un paese intero che ci sostiene e che collabora con noi e sull’aiuto economico di tanti enti pubblici, a cominciare dal Comune di Lanzada, quindi Regione Lombardia, Provincia, Bim, Camera di Commercio con Valtellina Expone 2016, Comunità Montana di Sondrio, Unione dei Comuni Lombarda della Valmalenco, Consorzio turistico Sondrio e Valmalenco. Senza il loro supporto sarebbe stato impossibile organizzare e promuovere un evento così importante».

Il programma della due giorni è intenso: sabato 4, al termine delle gare giovanili, alle 18.30 si svolgeranno la presentazione dei big della categoria assoluta con la consegna dei pettorali e, di seguito, le premiazioni di esordienti, ragazzi, cadetti e allievi anticipate dalla sfilata della banda della Valmalenco. Domenica, al termine delle gare assolute, alle 12.30, il pranzo e, alle 14.30, le premiazioni che si svolgeranno nella sala Maria Ausiliatrice dell’Oratorio di Lanzada.

L’anteprima, tutta malenca, ma non meno attesa dalle centinaia di alunni delle scuole elementari, si avrà domani, con inizio alle 9, presso il campo sportivo di Vassalini, a Chiesa in Valmalenco, con Giocosport, tradizionale appuntamento che precede di pochi giorni la fine della scuola. G